Padova Capitale Europea del Volontariato 2020

Padova capitale del volontariato 2020
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10 Febbraio 2020

Fino al

31 Dicembre 2020

Mattarella a Padova inaugura l’anno europeo del volontariato

Padova Capitale Europea del Volontariato le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella «un prestigioso riconoscimento alla città, alla sua cultura di solidarietà, alla storia di donne e uomini che hanno lasciato tracce preziose e aperto strade su cui altri hanno potuto poi camminare».

«Al tempo stesso – ha aggiunto – è una responsabilità, un impegno che Padova assume affinché questi mesi non si limitino alla pur legittima celebrazione di tante positive esperienze, ma rappresentino un avanzamento per l’intero Paese, una stagione di crescita collettiva».

«Il volontariato – prosegue – è votato alla fratellanza e alla pace. Per sua natura è portato ad alzare lo sguardo oltre i confini del proprio Paese, per guardare all’umanità»

«Il volontariato è una energia irrinunziabile della società. Un patrimonio generato dalla comunità, che si riverbera sulla qualità delle nostre vite, a partire da quanti si trovano in condizioni di bisogno, o faticano a superare ostacoli che si frappongono all’esercizio dei loro diritti»

«L’augurio, in questo anno, è che si proceda nell’attuazione della legge sul Terzo settore, coinvolgendo i protagonisti, assicurando una piena collaborazione tra i diversi livelli istituzionali, favorendo la partecipazione e il sostegno, anche economico, di una più vasta platea di cittadini, i quali non perdono occasione di dimostrare interesse e favore per la solidarietà che si organizza»

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Progettazione

Il 2020 si è aperto a gennaio con l’inaugurazione ufficiale dell’anno da capitale. Seguiranno 12 mesi intensi con iniziative diversificate che avranno Padova come cornice.

A livello europeo si concretizzeranno alcuni scambi e progettualità comuni con: Kosice, capitale europea del volontariato 2019 e Novisad, capitale europea dei giovani 2019;

Stirling, candidata a capitale europea del volontariato 2020; Galway, capitale europea della cultura 2020. Si proporranno inoltre una serie di appuntamenti locali di respiro nazionale.

Il palinsesto si alimenterà inoltre di tutti gli appuntamenti che proporranno le organizzazioni padovane e venete con l‘utilizzo del logo di Padova capitale europea del volontariato.

Il 5 dicembre 2020 in occasione della giornata internazionale del volontariato si proporrà infine un meeting europeo con la partecipazione delle capitali europee passate, della capitale 2021 e la proclamazione della capitale 2022.

Restituzione

Il bagaglio di contatti, esperienze e contenuti raccolti nel 2019 e 2020 diverrà la base e la fonte di ispirazione per nuove progettualità da sviluppare nel 2021.

Diverranno realtà esperienze di rigenerazione urbana, inclusione, animazione territoriale e innovazione sociale. Le riflessioni, le parole e gli stimoli del 2020 diverranno anche pubblicazioni per tenere traccia del percorso generato e renderlo bene comune utile anche per le politiche pubbliche, locali e nazionali.

Ampio spazio sarà dato alla valutazione dell’impatto economico-turistico, sociale, culturale e simbolico sul territorio delle azioni generate nell’anno da capitale attraverso un’indagine che sarà presentata in occasione di un evento dedicato.

L’obiettivo del 2021 sarà far capire che “il momento dopo” della capitale è il momento giusto per trasformare il futuro immaginato in presente.

Le ricadute

Nel concreto sono 4 le principali ricadute che si andranno a costruire a Padova:

  • un progetto di fattibilità, sostenibilità e di senso per riqualificare e rigenerare alcune aree urbane in luoghi dell’abitare, dell’educare e dello sperimentare reti di vicinato e servizi di welfare di comunità;
  • un piano strategico per l’attrattività della città per valorizzare la diffusa rete di opportunità – culturali, artistiche e sociali – già presenti che offrano l’immagine di una Padova slow, da vivere e gustare lentamente per un turismo consapevole e di qualità che vada oltre al turismo mordi-e-fuggi;
  • una rete di sinergie che riesca ad elevare il ruolo e la capacità di tessere relazioni del vasto arcipelago di realtà di volontariato padovane capaci di mostrarsi come “fiore all’occhiello” della solidarietà europea;
  • una scuola nazionale di “narrazione sociale”, per formare una giovane classe di narratori capaci di far emergere una nuova grammatica della solidarietà attraverso le storie e sfaccettature dell’impegno civile.
Fonte CSV

 

 

 
 

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